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Il vitello di balena ha portato i subacquei dalla madre
Foto: Guardia Costiera / Antonino Maresco / AMP / Punta Campanella.
Un morto pinna Si ritiene che la balena spiaggiata al largo della costa meridionale italiana vicino a Sorrento sia una delle carcasse di balena più grandi mai trovate nel Mar Mediterraneo.
fine balene (Balaenoptera physalus) sono seconde per dimensioni solo ai parenti stretti della balenottera azzurra, l'animale più grande del mondo. L'esemplare trovato era lungo 20 metri e si stima pesasse circa 70 tonnellate, anche se potevano diventare più grandi.
Una squadra di sommozzatori della Guardia Costiera italiana è stata allertata dopo a pinna il vitello di balena ha nuotato nel porto di Sorrento la notte del 17 gennaio e, secondo quanto riferito, ha sbattuto più volte la testa contro le mura prima di tornare in mare aperto. I sommozzatori lo seguirono e scoprirono la carcassa sommersa, presumibilmente quella della madre del vitello. Femmina pinna le balene diventano più grandi dei maschi.
La Guardia Costiera ha utilizzato due motoscafi per effettuare quella che ha descritto come una “complessa operazione di rimozione e trasporto” per trainare la balena nel porto di Napoli. Il compito è stato “reso particolarmente difficile” a causa della combinazione delle dimensioni della carcassa e del peggioramento delle condizioni del mare durante la notte.
Il pomeriggio successivo i subacquei della Guardia Costiera e i biologi marini del Laboratorio Ambientale Mobile hanno effettuato un'autopsia per determinare la causa della morte, che deve ancora essere annunciata.
La Guardia Costiera ha detto che stava tenendo d'occhio il vitello per monitorare le sue condizioni – e c'erano piani per esporre lo scheletro dell'adulto in un museo.
27 Gennaio 2021
Gli unici predatori naturali conosciuti di pinna le balene sono orche, che possono minacciare i vitelli ma non gli adulti a causa delle loro dimensioni. Da quando la caccia commerciale alle balene è cessata, gli attacchi navali hanno rappresentato la principale minaccia per la specie, afferma la Commissione baleniera internazionale.
Secondo uno studio, gli urti con le navi sono stati responsabili di un terzo di tutti gli spiaggiamenti di balenottere comuni e hanno rappresentato un rischio particolarmente elevato per la sottopopolazione del Mediterraneo, insieme ad alti livelli di rumore sottomarino e di impigliamento negli attrezzi da pesca.
Gli effetti del cambiamento climatico e delle microplastiche rappresentano ulteriori minacce per le balenottere comuni, classificate come vulnerabili nella Lista rossa IUCN delle specie minacciate.