Due subacquei espatriati, uno ungherese e l'altro olandese, sono stati arrestati in Thailandia per aver interferito con la vita marina mentre si immergevano in un'area marina protetta al largo di Koh Phangan.
I subacquei hanno postato YouTube tre minuti di riprese GoPro di loro stessi in un sito al largo di Salat Beach, sull'isola nel Golfo della Thailandia.
In generale di scarsa qualità video, ogni creatura che si muove lentamente, dai pesci palla ai granchi eremiti, ai cetrioli di mare e alle stelle cuscino, viene raccolta, toccata o pungolata con un puntatore.
Il subacqueo e ambientalista locale Sitthiroj Kaewnongsamed ha attirato l'attenzione sul filmato, descrivendo l'attività come “brutta” e riferendo che tale comportamento era stato presentato in precedenti video subacquei. Ha detto che la vita marina di Koh Phangan è essenziale per attirare i turisti stranieri e ha invitato gli espatriati a non metterla in pericolo.
Identificati dalla polizia come Attila Ott, proprietario del Pink Panther Scuba Dive Movie-Maker Club, e Francesco Simonetti, chef di un ristorante locale che portava i sub con la sua barca, i due europei sono stati accusati di "intrusione in un'area designata per la tutela dell’ambiente”.
4 settembre 2020
Il Dipartimento delle risorse marine e costiere della Thailandia ha annunciato che i subacquei hanno ammesso il reato, che prevede una pena massima di 100,000 baht (circa 2400 sterline) o una pena detentiva a un anno.
La pagina Facebook di Ott lo descrive come un saltatore di isole tropicali, specialista di videografia subacquea ed ex PADI esperto di immersioni, mentre quella di Simonetti è dedicata soprattutto alla pesca in mare.
L’indagine della polizia ha già portato a multe per Simonetti, Ott e sua moglie tailandese per violazioni dell’immigrazione, mentre l’Ufficio immigrazione tailandese starebbe valutando se gli uomini avrebbero il diritto di rimanere nel paese.