NOTIZIE SULL'IMMERSIONE
L'equipaggiamento fantasma viene rimosso dallo scafo esterno dell'HMS Perseus. (Foto: Immersioni con i fantasmi)
Sei subacquei tecnici del gruppo di volontari Ghost Diving sono riusciti a rimuovere l'attrezzatura da pesca abbandonata che copriva il relitto del sottomarino HMS della Seconda Guerra Mondiale Perseo.
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Il relitto, un sito del patrimonio culturale, si trova a una profondità di 52 metri tra le isole greche di Cefalonia e Zante, e l’obiettivo principale dei subacquei era quello di proteggere la vita marina dall’impigliarsi nella rete e nella lenza. Si dice che tra i visitatori del sito ci fossero tartarughe caretta, delfini e rare foche monache, che sono comparse mentre la squadra era al lavoro.
Si calcola che milioni di animali muoiano ogni anno rimanendo intrappolati in attrezzature da pesca perdute, afferma Ghost Diving. Istituita nel 2009 come ex Ghost Fishing Foundation, l'organizzazione è stata la prima e afferma di rimanere il più grande team internazionale di subacquei.
I subacquei, supportati dai membri dell'Aquatic Scuba Diving Club di Cefalonia, hanno effettuato tre immersioni da 65 minuti su HMS Perseo tra il 22 e il 26 luglio.
Per prima cosa è stata effettuata un'immersione approfondita, dopo la quale il team ha deciso di concentrarsi sulla torre di comando e sullo scafo esterno di prua. Hanno riferito che il compito è stato reso più impegnativo dai numerosi palangari rimasti impigliati nelle reti nel corso degli anni.
Nella seconda immersione la squadra è riuscita quasi a ripulire la torre dalle reti, rivelando la struttura originale. Durante l'ultima immersione hanno rimosso un grosso pezzo di rete che copriva lo scafo esterno, estendendosi fino al fondale marino, e hanno riferito che tutto era andato come previsto.
La squadra ha anche ripulito altri relitti alla stessa profondità durante l'operazione durata cinque giorni, recuperando un totale di mezza tonnellata di attrezzatura fantasma.
HMS Perseo, uno dei più grandi sottomarini della Seconda Guerra Mondiale, è famoso per la storia dell'unico sopravvissuto John Capes. È scappato attraverso il portello dopo che il sottomarino aveva colpito una mina italiana ed è finito sul fondo del mare.
Capes sopravvisse al viaggio in superficie, a una nuotata di cinque miglia fino a Cefalonia e a 18 mesi come fuggitivo. La storia è raccontata dal punto di vista di un subacqueo su Divernet.
Lo sgombero sottomarino è stato organizzato da Healthy Seas, che organizza il riciclaggio della rete di nylon recuperata nel filato Econyl, utilizzato per realizzare costumi da bagno, abbigliamento sportivo, calzini e tappeti.
Da quando è stata fondata nel 2013, Healthy Seas afferma di aver raccolto circa 460 tonnellate di reti da pesca con l’aiuto di subacquei e pescatori volontari. Ma si dice anche che ogni anno vengono abbandonate in mare altre 580,000 tonnellate di attrezzature da pesca.
Oltre all’operazione subacquea, Healthy Seas ha organizzato un evento pubblico a Cefalonia per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’inquinamento marino e sulle reti fantasma. Guarda altre immagini del Perseo prima e dopo la rimozione dell'attrezzatura fantasma a settembre problema of DIVERTIMENTO.