NOTIZIE SULL'IMMERSIONE
Missione Sussex per i subacquei Ghostnet
Immagine: Christine Grosart / Ghost Fishing UK.
Quasi 200 kg di rete da pesca smarrita sono stati recuperati da un naufragio nel Sussex da sub volontari di Ghost Fishing UK, in collaborazione con Sussex Wildlife Trust.
L'ente di beneficenza aveva risposto alle segnalazioni di subacquei nella zona di Brighton riguardo a reti fantasma impigliate nell'acqua Pentirch, un piroscafo da carico silurato nel 1918.
Lavorando a una profondità di 18 metri in una buona visibilità, la sua squadra di volontari ha liberato e portato la rete fino alla barca per le immersioni. Tuffatore del canale. È stato riportato al porto turistico di Brighton per essere immagazzinato pronto per il riciclaggio.
“Nonostante le restrizioni legate al Covid-19, la squadra è stata sottoposta a test quotidiani e ad un’igiene diligente per portare a termine la missione”, ha affermato Ghost Fishing UK.
Si è trattato della seconda missione del team nel Sussex quest'anno, a seguito delle “copiose” segnalazioni di sommozzatori di reti su relitti locali che mettono in pericolo sia la vita marina che loro stessi. Finora in questa stagione sono stati recuperati 275 kg di reti fantasma in tre immersioni.
Il Sussex Wildlife Trust ha avviato il progetto Wild Coast Sussex per ispirare le comunità a proteggere la propria costa e il proprio mare. "È stato fantastico averli sulla barca in modo che potessero vedere cosa succede nella nostra organizzazione di beneficenza", ha affermato Christine Grosart, fiduciaria di Ghost Fishing UK.
“Rimuovere questa rete è molto importante perché, se lasciata, può intrappolare la preziosa fauna marina e aggiungersi alla plastica in mare”, ha affermato il project manager di Wild Coast Sussex per Nikki Hills.
21 Maggio 2021
Ghost Fishing UK ha prodotto il primo corso subacqueo al mondo per la rimozione dell'attrezzatura fantasma e attualmente conta più di 70 membri subacquei volontari addestrati.
"Siamo molto grati per le segnalazioni dei subacquei su queste reti", ha detto Grosart. “Siamo inoltre molto ansiosi di collaborare con l’industria della pesca per riportare fuori dal mare queste sfortunate perdite, che non sono intenzionali.
“Invitiamo i pescatori a dirci se hanno perso nasse o reti in modo che possiamo vedere se è possibile rimuoverle e poi riciclarle, o in alcuni casi restituirle, tenendole fuori dall’oceano per sempre. Presto lanceremo un sistema di segnalazione dedicato ai pescatori in modo che possano segnalarci le perdite in modo confidenziale”.