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Come i cristalli consentono ai pesci di navigare
Salmone Chinook che nuota controcorrente. (Foto: Università statale dell'Oregon)
Come fanno i salmoni che attraversano l'oceano a ritrovare la strada per tornare al fiume in cui sono nati anni prima quando è il momento di deporre le uova? Gli scienziati statunitensi credono di essere vicini alla soluzione del mistero di lunga data.
Un nuovo studio condotto da ricercatori guidati dal College of Agricultural Sciences dell’Oregon State University (OSU) suggerisce che i pesci utilizzano catene di microscopici cristalli di magnetite incorporati nei loro tessuti sia come mappa che come bussola, consentendo loro di navigare utilizzando il campo magnetico terrestre.
La squadra ha sottoposto i giovani salmoni chinook (Oncorhynchus tshawytscha) ad un breve ma forte impulso magnetico.
Tali impulsi invertono la polarità delle particelle magnetiche e sono noti per influenzare il comportamento di orientamento magnetico in molte specie come pipistrelli, uccelli, tartarughe marine e aragoste, ma non erano mai stati collegati prima a cambiamenti comportamentali nei pesci.
Il comportamento del salmone sottoposto a pulsazione è stato confrontato con quello del pesce di controllo "non pulsato" in un sistema a bobina magnetica. Gli scienziati hanno scoperto che se spostassero la “mappa magnetica” il pesce di controllo verrebbe orientato in modo casuale, ma il pesce pulsato mostrerebbe una direzione preferita.
La magnetite del minerale di ferro, o calamita, è il più magnetico dei minerali naturali della Terra, ma i ricercatori ritengono che il salmone utilizzi i cristalli per navigare solo quando è in mare.
"Nel fiume sembrano fare affidamento su segnali chimici", ha affermato il professor David Noakes dell'OSU, aggiungendo che la ricerca continua sulla capacità dei pesci di tornare nel punto esatto in cui sono nati.
"Stiamo cercando di capire il ciclo di vita del salmone dai punti di maggiore informazione: quando passano dall'acqua dolce all'acqua salata e quando si girano e ritornano."
18 Maggio 2020
Il professor Noakes ritiene che l'impulso magnetico potrebbe aver influenzato la mappa dei pesci, la bussola o entrambi.
“Nel quadro generale, questi salmoni sanno dove sono, dove dovrebbero essere, come arrivarci e come apportare correzioni, se necessario”, ha detto.
“Mentre sono in acqua dolce, imprimono la natura chimica dell’acqua. Quando incontrano l’acqua salata, passano ai segnali geomagnetici e bloccano quella latitudine e longitudine, sapendo che devono tornare a quelle coordinate. E quando decidono di tornare, sono mesi in anticipo perché sono a metà strada verso il Giappone”.
Lo studio è pubblicato sul Journal of Experimental Biology.