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Subacquei per accedere agli antichi relitti greci
L'isola di Peristera. (Foto: Eric Spenle)
Quattro antichi relitti diventeranno i primi “musei sottomarini” della Grecia.
Risalenti al periodo classico fino a quello bizantino, i resti si trovano al largo dell'isola di Peristera vicino ad Alonissos (classico, V secolo aC); l'isolotto di Kikinthos nella baia di Pagasitikos (bizantino, IX-XIII secolo d.C.); ad Akra Glaros (bizantina), dove si pensa sia rimasto nascosto anche un altro relitto; e a Telegraphos (IV secolo d.C.).
I subacquei in visita dovranno essere accompagnati da guide subacquee e archeologi autorizzati e verrà applicato un limite di profondità di 40 metri. Fotografia deve essere consentito.
6 Aprile 2019
Il primo relitto a essere reso accessibile sarà probabilmente il relitto mercantile Peristera, profondo 25 metri, scoperto negli anni '1990 e uno dei più grandi relitti di epoca classica mai rinvenuti nell'Egeo. La nave trasportava più di 4000 anfore quando affondò e si dice che fosse in condizioni eccellenti, giacendo in acque limpide nel parco marino nazionale delle Sporadi settentrionali.
L'allestimento dei musei rientra nel progetto BLUEMED, finanziato dalla Commissione Europea per promuovere la “blue economy” del Mediterraneo.
L’Eforato greco per le antichità sottomarine è stato a lungo molto protettivo nei confronti del vasto stock di relitti e rovine del paese ma, notando il successo di altre isole del Mediterraneo nell’attrarre visitatori utilizzando i parchi sottomarini, le autorità sembrano aver adottato un nuovo approccio.
Credono che il concetto del museo aiuterà a proteggere le antichità sottomarine tenendo i subacquei sotto stretta supervisione, e allo stesso tempo estendendo la stagione turistica, migliorando l’immagine della Grecia all’estero e creando posti di lavoro.