NOTIZIE SULL'IMMERSIONE
I subacquei studiano gli effetti dello scootering nell,AMP
Immagine: DAN Europa.
Gli scooter subacquei possono essere utilizzati all'interno di un'area marina protetta (MPA) per quella che secondo il Divers Alert Network (DAN) è la prima volta - per scopi scientifici, ma per conoscere non la vita marina ma gli effetti dell'immersione con un subacqueo veicolo di propulsione (DPV).
Il progetto Hydra è una collaborazione tra l'organizzazione per la salute e la sicurezza subacquea DAN Europe, il produttore di scooter Suex e il Consorzio dell'Area Marina Protetta di Portofino nel nord Italia.
“Gli studi scientifici in questo campo sono praticamente inesistenti”, spiega Massimo Pieri, ricercatore del DAN Europe.
29 agosto 2018
“Il nostro obiettivo è studiare gli effetti fisiologici dell’uso del DPV, concentrandoci in particolare sulle bolle post-immersione, sullo stress polmonare e sull’alterazione dei fluidi corporei”.
Il programma di ricerca comprende test clinici, esami diagnostici pre e post-immersione tra cui l'ecocardiografia cardiaca e polmonare e la termografia a infrarossi.
Il Consorzio di Portofino ha autorizzato lo svolgimento delle attività di ricerca all'interno dell'AMP dove, secondo il DAN, lunghe immersioni multiple che coprono un'area estesa “offrono un'opportunità unica per osservare e monitorare l'ambiente marino circostante”.
Il team del Progetto Hydra è composto da 14 istruttori o addestratori subacquei esperti che sono stati appositamente formati per raccogliere i dati richiesti in quattro siti AMP: Testa Leone, Altare, Secca Gonzatti e Mohawk Deer.
I lavori sono ormai iniziati e proseguiranno fino alla fine dell’anno.