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I subacquei si preparano ad assaggiare la banana verde
Vista del subacqueo che osserva l'apertura della ricciola. (Foto: Laboratorio Mote Marine)
Gli scienziati statunitensi sono in procinto di esplorare un misterioso sito di "buco blu" nel Golfo del Messico, soprannominato Green Banana, questo agosto, con una spedizione di follow-up prevista per il prossimo maggio.
Si sa poco dei buchi blu, afferma la National Oceanic & Atmospheric Administration (NOAA). Il suo Office of Ocean Exploration & Research sostiene il progetto e afferma che la distribuzione e l’abbondanza di tali doline sommerse è sconosciuta. Le loro aperture possono essere profonde sotto la superficie del mare e troppo piccole perché un ROV possa penetrarvi.
Le prime segnalazioni di Green Banana e di altri siti simili non sono arrivate da scienziati ma da subacquei ricreativi e pescatori, afferma la NOAA.
L'anno scorso un gruppo di ricerca del Mote Marine Laboratory, della Florida Atlantic University/Harbor Branch, del Georgia Institute of Technology e della US Geological Society ha esplorato una dolina meno profonda che hanno chiamato Amberjack Hole, 30 miglia a ovest di Sarasota, in Florida.
Ora intendono utilizzare le tecniche sviluppate lì per esplorare la banana verde a forma di clessidra. Il suo bordo si trova a 47 metri sotto la superficie e il fondo è profondo circa 130 metri, il che lo rende particolarmente impegnativo da esplorare.
Il lavoro sull'Amberjack Hole, profondo 107 metri, con il suo bordo profondo 34 metri, è stata l'indagine sul buco blu più dettagliata fino ad oggi condotta dal team. Hanno utilizzato subacquei a tutta profondità e hanno utilizzato un “lander bentonico”, un telaio da 270 kg contenente più strumenti scientifici, per campionare l’acqua e i sedimenti del fondo, documentando la vita attorno al bordo e la vita microscopica in tutto il buco.
Si è scoperto che Amberjack Hole contiene grandi quantità di carbonio inorganico disciolto, che può supportare alcuni tipi di vita, compresi i microbi. Gli scienziati ritengono che i nutrienti salgano dal buco blu, alimentando organismi più grandi, alcuni dei quali cadono nel buco per creare un “ciclo di feedback positivo”
26 luglio 2020
Ciò potrebbe spiegare la biodiversità dei buchi blu, che secondo la NOAA possono contenere coralli, spugne, molluschi, tartarughe, squali e altro ancora.
Sul fondo dell'Amberjack Hole i subacquei sono stati sorpresi di scoprire due pesci sega dai piccoli denti morti ma intatti, una specie in via di estinzione, uno dei quali lungo 3 metri.
Con la loro imminente spedizione gli scienziati sperano di scoprire se i buchi blu sono effettivamente collegati alle acque sotterranee della Florida; se secernono sostanze nutritive; se tali microambienti ospitano specie di microbi uniche o nuove; e se l’area del buco blu debba essere protetta.