Sono rari i casi di sottomarini silurati da altri sottomarini, ma un esemplare italiano della Seconda Guerra Mondiale è stato identificato con certezza attraverso video filmati catturati da subacquei tecnici – a una profondità di 136 m.
La classe Argo da 65 metri Velella fu silurato dal sottomarino di classe S della Royal Navy HMS Shakespeare a sud di Napoli 79 anni fa.
Velella, costruito nel 1937, era partito da Napoli il 7 settembre 1943 per unirsi ad altri 10 sommergibili nel tentativo di formare una barriera per impedire lo sbarco anglo-americano a Salerno.
Ma il suo capitano, il tenente Pasquale Terra e il suo equipaggio, non erano a conoscenza del fatto che l'Italia aveva segretamente firmato un armistizio per arrendersi agli Alleati quattro giorni prima.
Velella affondò pochi minuti dopo essere stato silurato con la perdita dei suoi 52 membri dell'equipaggio: l'armistizio fu annunciato appena cinque ore dopo la scomparsa del sottomarino.
La tomba di guerra si trova sulla sabbia a 16 chilometri da Castellabate, ma sebbene la posizione fosse stata individuata nel 2003, il relitto che giaceva in profondità non era stato formalmente identificato.
I subacquei provenivano da immersione tecnica operazione di immersione ad Arenzano, che ha un record impressionante di ritrovamenti di relitti profondi, in particolare sottomarini. Guidati da Andrea Bada, hanno potuto effettuare due immersioni di cinque ore, con tempi di fondo di circa 25 minuti.
Dalle riprese ad alta definizione della prua intatta, dei piani di poppa e della sovrastruttura in acciaio, gli esperti sono stati in grado di confermare che il relitto corrisponde a quello della Velella.
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