NOTIZIE SULL'IMMERSIONE
Charter di immersioni esclusi in Inghilterra
Immagine: N Chadwick.
Le speranze di una ripresa anticipata delle operazioni di noleggio di barche per immersioni in Inghilterra sono state deluse con la pubblicazione da parte del governo britannico di nuove linee guida per il settore ieri (11 giugno).
Il Dipartimento per l’Ambiente, l’Alimentazione e gli Affari Rurali (DEFRA) ha precisato che gli operatori “non devono consentire il noleggio giornaliero di imbarcazioni con skipper o il noleggio giornaliero di imbarcazioni charter con skipper”. Non vi è alcuna indicazione su quanto tempo la restrizione potrebbe rimanere in vigore.
Il British Sub Aqua Club, l'organo di governo dello sport, aveva pubblicato una guida dettagliata sull'uso delle barche a noleggio da parte dei subacquei il 21 maggio, in preparazione ad un allentamento delle restrizioni sulle immersioni dalla barca in Inghilterra.
All’inizio di giugno sono state allentate le restrizioni sulle immersioni in barca private e di club, come riportato su Divernet, ed era stato ampiamente ipotizzato che lo stesso si sarebbe applicato alle barche a noleggio poiché gli operatori avrebbero adottato le misure necessarie per conformarsi ai requisiti di sicurezza del coronavirus.
Si intende che il nuovo documento DEFRA copra sia il noleggio di barche giornaliere per immersioni che per la pesca, senza alcuna esenzione. La Professional Charter Association (PCA), “la voce indipendente del settore del charter nautico”, sembra non essere stata avvisata della decisione.
In risposta a un commento sui suoi social media, ha affermato che il documento “ha impiegato molte settimane per essere pubblicato – nonostante avessimo chiesto preavviso”.
12 Giugno 2020
I singoli membri della PCA stanno ora discutendo di presentare una petizione ai parlamentari locali per chiarire al Tesoro che gli operatori di navi charter non sono in grado di beneficiare pienamente dei programmi di sostegno finanziario del governo, perché questi non riflettono la natura stagionale delle attività, i costi di ormeggio e altri fattori.
La notizia è ancora più frustrante per i proprietari di barche e gli skipper che, consapevoli della domanda repressa, si stanno preparando per operazioni socialmente distanziate e igienizzate.
"La buona notizia, però, è che stavamo ricevendo tantissime prenotazioni, quindi la voglia di viaggiare è ancora diffusa tra le persone", ha affermato un membro della PCA.