NOTIZIE SULL'IMMERSIONE
Tim Saville, un noto subacqueo tecnico di Huddersfield, è morto durante un'immersione sull'HMHS britannico su 29 settembre. Il relitto del Titanicla nave gemella di si trova a una profondità di 120 metri al largo dell'isola greca di Kea.
Diane Saville, co-direttrice dell'azienda di famiglia di refrigeratori d'acqua, lo ha affermato in una nota "Tim era un subacqueo tecnico appassionato (oseremmo dire ossessivo) che amava esplorare i relitti storici e sperimentare la vita marina che è così raramente vista dagli esseri umani".
I britannico era, disse, “L’obiettivo finale nella lista dei desideri di Tim ed era così entusiasta di poter finalmente fare il tuffo. Anche se siamo assolutamente devastati dalla notizia improvvisa, sappiamo che è morto facendo ciò che amava di più”.
Saville, che aveva 61 anni, ha iniziato a fare immersioni subacquee nel 1997 dopo essersi ritirato come giocatore e allenatore di rugby, diventando un trimix e rebreather a circuito aperto istruttore.
E' membro del Robin Hood Dive Club dal 2003. Lascia la moglie Liz e quattro figli.
È stata creata una pagina Just Giving chiedendo donazioni alla scialuppa di salvataggio di St Abbs, che Liz Saville, anche lei sommozzatrice del Robin Hood Club, descrive come "una causa vicina a entrambi i nostri cuori, per creare un'eredità duratura in un luogo che per lui significava tantissimo".
I britannico, affondato dopo aver colpito una mina nel 1916, viene solitamente utilizzato per le immersioni utilizzando rebreather a circuito chiuso a causa della sua profondità.
A causa della logistica delle immersioni sul relitto e delle restrizioni imposte dal governo greco, le immersioni vengono effettuate raramente durante le spedizioni. Nel 2009 il britannico costò la vita a un altro esperto sommozzatore di relitti profondi, Carl Spencer.
Le avventure di immergersi sui relitti semplicemente non valgono il rischio di perdere la vita. Almeno immergersi in un relitto contenente oro vale la possibilità di diventare ricco. Ma tuffarsi solo per dare un’occhiata non vale il rischio!