Gli studi sul riscaldamento degli oceani si basano solitamente su osservazioni della natura o esperimenti di laboratorio, ma ora un gruppo di ricerca guidato dalla Marine Biological Association (MBA) di Plymouth ha sviluppato un modo per controllare la temperatura dell'acqua di mare mentre è ancora in mare.
La svolta ha consentito agli scienziati di esaminare gli effetti del riscaldamento sugli organismi marini nel loro ambiente naturale.
I loro risultati confermano che il riscaldamento dell’acqua di mare su una scala simile a quella già sperimentata durante le “ondate di caldo” marine provoca grandi cambiamenti nelle comunità sottomarine – ma gli scienziati sono rimasti sorpresi nello scoprire come gruppi di organismi molto diversi, che vanno dai microbi agli ascidi e ai briozoi, ha risposto a vari trattamenti di riscaldamento.
La ricerca prevedeva la sospensione di pannelli riscaldati nelle acque costiere e la possibilità di colonizzarli.
Controllando con successo la temperatura dell'acqua di mare attorno ai pannelli per 40 giorni, hanno scoperto che il riscaldamento di 3°C e 5°C causava importanti cambiamenti nella diversità e nell'abbondanza degli organismi marini studiati.
"Ciò dimostra quanto sia importante la temperatura nel determinare la struttura delle comunità e suggerisce che le temperature sperimentate durante eventi di riscaldamento estremi alterano la diversità biologica negli habitat costieri", ha affermato il dottor Dan Smale, ricercatore presso l'MBA.
Divernet – Il più grande Online Risorsa per i subacquei
06-set-17