Anche se l’Egitto sembra aver soddisfatto i requisiti del governo britannico in merito alle misure di sicurezza all’aeroporto di Sharm el Sheikh, imposti quando ha vietato i voli provenienti dal Regno Unito alla fine del 2015, sembra che la continuazione del divieto sia ormai diventata una questione di “sostenibilità”.
Rispondendo ad una domanda di Lord Dear, membro del gruppo parlamentare sull’Egitto che preme per la ripresa dei voli, il portavoce del dipartimento dei trasporti Lord Ahmed di Wimbledon ha ora dichiarato che: “Non vediamo l’ora di ottenere il ritorno dei voli voli una volta che avremo la certezza che il necessario contesto di sicurezza possa essere sostenuto”. La dichiarazione lascia indefiniti i tempi per la ripresa dei voli.
Lord Dear ha chiesto quale valutazione abbia fatto il governo dell'impatto sul turismo britannico e sull'industria aerea del divieto di voli aerei tra il Regno Unito e Sharm el Sheikh.
Alla domanda non è stata data una risposta diretta, ma nella sua risposta Lord Ahmed ha affermato che: “Gli esperti di sicurezza aerea del Regno Unito hanno lavorato a stretto contatto con le loro controparti egiziane sul campo, condividendo la loro esperienza nello stabilire accordi di sicurezza efficaci. Continuiamo a lavorare in partenariato in uno spirito di cooperazione e siamo grati per lo stretto impegno e la partnership dell’Egitto”.
La Gran Bretagna ha vietato i voli per Sharm in seguito al fatale abbattimento di un aereo di linea russo mentre lasciava l’aeroporto nel novembre 2015. I voli della Turkish Airlines da Istanbul sono ricominciati a settembre, i voli dalla Germania sono ricominciati all’inizio di ottobre e anche la Jetairfly belga ha recentemente ripreso i voli.
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07-Nov-16