I subacquei e le altre parti interessate hanno tempo fino al 14 febbraio per rendere note le loro opinioni.
L’NHS riconosce che l’ossigenoterapia iperbarica (HBOT) è l’unico trattamento disponibile per la malattia da decompressione (DCI) e che i subacquei colpiti necessitano di un accesso urgente alle camere.
Tuttavia, le 10 strutture inglesi vengono utilizzate anche per curare una serie di altre lesioni gravi tra cui cancrena da gas, avvelenamento da monossido di carbonio e ustioni; e, a seguito di una revisione iniziata nell’aprile 2016, NHS England afferma che “non esistono prove conclusive dell’efficacia di queste applicazioni”.
Per questo motivo, ritiene che il servizio sia attualmente fornito in eccesso, con un costo inutile per i contribuenti.
Per i subacquei affetti da MDD, tuttavia, una riduzione del numero di camere disponibili comporterebbe potenzialmente tempi di evacuazione più lunghi dal sito dell’incidente e meno alternative nel caso in cui una camera vicina fosse già in uso. Qualsiasi ritardo nel trattamento della MDD può avere un effetto negativo sull’esito.
In tal caso, potrebbero essere necessarie ulteriori sessioni di trattamento, con una maggiore possibilità che il subacqueo non riesca a recuperare completamente – e nel processo aumentando il livello di spesa del servizio sanitario nazionale.
Se le camere venissero chiuse, ciò le metterebbe anche al di fuori dell'uso degli operatori privati e delle assicurazioni subacquee pagate da alcuni subacquei come alternativa al servizio nazionale gratuito.
Il semplice questionario chiede opinioni su “qualsiasi impatto sull’uguaglianza o sulla disuguaglianza sanitaria che ritieni dovremmo considerare in relazione a questo cambiamento, e cosa si potrebbe fare di più per evitare, ridurre o compensare gli impatti che abbiamo identificato e qualsiasi altro?”
I subacquei interessati dovrebbero tenere presente il tempo limitato per le risposte e sono invitati a rendere note le loro opinioni qui.