Dopo la svolta per la protezione degli squali al riunione annuale della CITES a Panama, riportato in precedenza Divernet, ulteriori buone notizie sono emerse con l'adozione della prima quota internazionale di squali mako durante una riunione dell'ICCAT in Portogallo.
L’ICCAT è la Commissione internazionale per la conservazione dei tonni dell’Atlantico e, dopo il successo per le verdesche nel 2019 e per i mako nell’Atlantico settentrionale l’anno scorso, nel 2022 l’attenzione si è spostata sull’Atlantico meridionale. La decisione sulle quote è stata presa durante la 23a riunione straordinaria della commissione a Vale do Lobo, conclusasi ieri (21 novembre).
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La prima quota di pesca al mondo per l'intera popolazione degli squali mako pinna corta altamente vulnerabili stabilisce un limite di cattura nell'Atlantico meridionale (che copre gli sbarchi e la mortalità dovuta ai rigetti) entro un livello raccomandato dagli scienziati nel 2019. Le assegnazioni ridotte ai singoli gruppi di pesca sono calcolato di ridurre del 40-60% gli sbarchi delle specie di squali in via di estinzione.
“Finalmente l’ICCAT ha posto fine alla pratica libera di tutti che era la pesca del mako nel Sud Atlantico”, ha affermato Ali Hood, direttore della conservazione per l’organizzazione benefica Shark Trust con sede nel Regno Unito. “Anche se più indulgenti di un divieto, i nuovi limiti di sbarco del mako sono ben posizionati per ottenere una sostanziale riduzione della pressione di pesca sulla popolazione dell’Atlantico meridionale.
“Ringraziamo il Regno Unito e l’UE per aver stimolato questi negoziati e averli portati a un risultato significativo su cui dobbiamo costruire continuamente e ambiziosamente”.
Emendamenti ribaltati
La fiducia degli squali hanno accolto con favore anche le novità CITES provenienti da Panama. “La prima è stata la proposta di elencare più di 50 squali requiem, tra cui gli squali grigi, gli squali del reef caraibico e gli squali tigre, che non sarebbe mai rimasta incontrastata dato che includeva come specie somiglianti la verdesca – un elemento redditizio di alto livello. pesca con palangari in alto mare.
“Dopo un lungo dibattito, con gli emendamenti proposti ribaltati, il voto ha sostenuto l’inserimento nell’Appendice II della CITES. Ulteriori proposte per i piccoli squali martello e le razze d’acqua dolce hanno incontrato meno opposizione, passando con consenso, e i pesci chitarra con un margine convincente”.
Lo Shark Trust ha esteso le sue congratulazioni “a tutte le ONG e agli individui che sostengono #CITES4Sharks e che hanno lavorato così duramente per portare queste proposte sul tavolo sia della CITES che dell’ICCAT. Non vediamo l’ora di vedere queste proposte CITES adottate formalmente in plenaria alla fine di questa settimana!” Il 19° congresso si chiude il 25 novembre.
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