NOTIZIE SULL'IMMERSIONE
Un subacqueo di Trinidad sopravvive a 16 ore disperso in mare
Un pescatore subacqueo scomparso dalla sua barca al largo di Trinidad è riuscito a tornare a riva a nuoto dopo aver trascorso 16 ore nelle acque dell'Atlantico.
Christopher Bugros, 24 anni, è stato separato dagli altri due subacquei del suo gruppo durante un'immersione mattutina in mare aperto nel nord-est dell'isola mercoledì scorso (10 aprile).
Secondo i rapporti locali, a causare la separazione è stata la combinazione tra il passaggio di un grande squalo leuca e le potenti correnti sotterranee. Gli altri riemersero e riuscirono a tornare sulla barca.
13 Aprile 2019
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Bugros è emerso a circa un miglio dalla nave ma in condizioni difficili non è stato in grado di attirare l'attenzione usando il fischietto o agitando la mano. Successivamente ha osservato la barca lasciare l'area per fare rifornimento e l'ha vista tornare più tardi per continuare la sua ricerca, ma ancora una volta gli occupanti non sono riusciti a individuarlo.
Nel tentativo di tornare a nuoto per raggiungere la terra, il sub, che aveva già scaricato i suoi pesi, si è tagliato il suo muta da usare con la sua bombola vuota per tenerlo a galla, anche se in seguito abbandonò la vasca perché rendeva troppo difficile nuotare.
Dal suo ha ricavato un boccaglio improvvisato regolatore tubo in modo da poter riposare il collo per periodi di tempo e tenere il fucile in caso di attacco di squali. Beveva periodicamente anche acqua di mare nel tentativo di mantenersi idratato.
Al calare della notte ha continuato i suoi sforzi, sperando di catturare le correnti costiere e puntando alla luce che poteva vedere dal faro di Keshorn Walcott, sulla punta nord-orientale di Trinidad.
Alla fine arrivò a riva sulla spiaggia di La Foret vicino a Toco, a circa 25 miglia dal sito di immersione, e dormì su un mucchio di tronchi, troppo stanco per muoversi. Al sorgere del sole si è svegliato ed è riuscito a raggiungere la casa di un taglialegna, che ha chiamato i servizi di emergenza.
Bugros è stato portato in una clinica locale affetto da esaurimento e disidratazione, ma è stato riferito che gli erano stati somministrati solo antibiotici prima di essere dimesso.
È collassato poco dopo ed è stato portato all'ospedale distrettuale di Sangre Grande, dove gli sono stati somministrati liquidi per via endovenosa. È stato dimesso il giorno successivo.
L'autorità sanitaria regionale ha successivamente avviato un'indagine sul trattamento iniziale di Bugros presso il Centro sanitario Toco, dopo che la sua famiglia aveva presentato una denuncia formale. Sembra che si siano lamentati anche del fatto che la Guardia Costiera aveva interrotto prematuramente le operazioni di ricerca il giorno della sua scomparsa.
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