Ultimo aggiornamento il 13 dicembre 2021 a cura di Divernet
Il governo australiano ha convinto l’UNESCO a rimuovere da un importante rapporto sul cambiamento climatico globale tutti i riferimenti alla destinazione subacquea della Grande Barriera Corallina – per paura che ciò possa danneggiare il turismo.
L'effettiva censura è stata denunciata dal Guardian Australia, che ha anche pubblicato il capitolo eliminato del rapporto “Patrimonio mondiale e turismo in un clima che cambia”, che copre la GBR e due foreste australiane.
Quest’anno l’acqua insolitamente calda ha causato lo sbiancamento sul 93% delle barriere coralline della GBR, come riportato più recentemente su Divernet il 26 aprile – leggi qui
Il Dipartimento dell’Ambiente australiano si è opposto quando ha visto una bozza del rapporto dell’UNESCO, e tutti i riferimenti al paese sono stati successivamente rimossi – l’unico paese ad essere trattato così, dice il Guardian. Sei mesi prima l’UNESCO aveva escluso la GBR dalla lista dei siti a rischio di estinzione su richiesta del governo australiano.
"Il dipartimento era preoccupato che la formulazione del rapporto confondesse due questioni: lo status di patrimonio mondiale dei siti e i rischi derivanti dal cambiamento climatico e dal turismo", ha detto al Guardian un portavoce del DoE. “La recente esperienza in Australia ha dimostrato che i commenti negativi sullo status dei beni del patrimonio mondiale hanno avuto un impatto sul turismo”.
Il professor Will Steffen, capo del Climate Council australiano e revisore scientifico del rapporto, ha commentato: “Forse nella vecchia Unione Sovietica vedreste accadere questo genere di cose... ma non nelle democrazie occidentali. Non l’ho mai visto accadere prima.”
Il capitolo eliminato menziona che il turismo, comprese le immersioni, ha contribuito con 5.2 miliardi di dollari australiani all’economia australiana nel 2012 e ha sostenuto 64,000 posti di lavoro, che rappresentano il 90% dell’attività economica nella regione. Circa 500 imbarcazioni commerciali hanno portato subacquei e snorkelisti sulla GBR e il rapporto afferma che questa e le infrastrutture turistiche in generale possono di per sé portare impatti negativi sui fragili coralli.
Leggi il capitolo mancante del rapporto UNESCO qui
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