James Blake "Jimmy" Blee, l'uomo dietro il traffico di cocaina in cui è morto un subacqueo brasiliano e un altro è fuggito in Australia nel 2022, è stato condannato a una pena massima di 11 anni e tre mesi di carcere.
La sentenza è stata emessa il 26 novembre, dopo che Blee si era dichiarato colpevole di aver importato illegalmente cocaina e di aver introdotto clandestinamente nel paese i due subacquei brasiliani. Blee, 64 anni, ex tour operator di superyacht del Queensland, è comparso di fronte al giudice Troy Anderson presso Tribunale distrettuale del Nuovo Galles del Sud, il più grande tribunale di primo grado dell'Australia.
Gli stupefacenti sono stati importati nello scafo di una nave portarinfuse che attraccato nel porto di Newcastle nel maggio 2022, come riportato all'epoca su Divernet.
Blee, di Cairns, aveva organizzato il trasporto clandestino in barca dall'Indonesia dei subacquei brasiliani Bruno Borges-Martins, 31 anni, e Jhoni Fernandes Da Silva, 32 anni, a Darwin, nel Territorio del Nord dell'Australia, per poi condurli a sud, a Newcastle.
Blee, lui stesso un subacqueo, aveva acquistato un'attrezzatura subacquea del valore di 12,000 dollari australiani (6,140 sterline), incluso un rebreather a circuito chiuso per gli uomini, prima di rendersi conto che non erano stati addestrati a usarlo, è stato detto alla corte. Blee li aveva addestrati lui stesso in due occasioni separate a Warners Bay e Swansea, è stato dichiarato dalla stampa nazionale che ha riportato i procedimenti giudiziari.
Il 19 maggio, Blee aveva portato gli uomini a Newcastle in modo che potessero recuperare la droga. Un pacco è stato recuperato, ma la polizia ha poi trovato un secondo pacco, contenente 42 panetti da 1 kg di cocaina, trascinato dalle onde nel porto insieme al corpo di Borges-Martins.
Da Silva è stato individuato dalle telecamere di sorveglianza ma non è mai stato rintracciato: si pensa che potrebbe essere riuscito a farla franca con un po' di cocaina. Blee è stato catturato più tardi mentre cercava di scappare a Singapore.
Il giudice ha osservato che la morte del sub non poteva essere attribuita a Blee. Ha anche chiarito che Blee non aveva procurato la droga né l'aveva nascosta sulla nave, ma era stato incaricato di estrarla, per la quale si aspettava di essere pagato 300,000 dollari australiani (151,000 sterline). Il piano gli era stato suggerito in Indonesia, dove si svolgeva gran parte del suo lavoro di yachting.
Secondo il giudice, il piano "nefasto" di Blee era stato motivato meno dall'avidità che dal desiderio di salvare un'azienda gravemente colpita dalla pandemia di Covid.
La condanna per importazione di droga prevede un periodo di non libertà vigilata di sette anni e tre mesi, ma con il tempo già scontato Blee potrà presentare domanda di libertà vigilata entro novembre 2029. La condanna include un massimo di 12 mesi di reclusione per traffico di esseri umani.
Il figlio di Blee, James Lake-Kusviandy Blee, 23 anni, è in libertà su cauzione in attesa del processo dopo essersi dichiarato non colpevole di un'accusa di favoreggiamento del padre nell'importazione di droga e di un'altra di appropriazione indebita per un valore di oltre 100,000 dollari.
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