Cinque subacquei e un operatore subacqueo sono stati multati in Malesia dopo che un video di molestie da parte di una folla ai danni di una tartaruga marina è diventato virale sui social media e ha suscitato grande indignazione pubblica, non da ultimo tra altri subacquei e ambientalisti.
L'incidente è avvenuto a marzo in un sito al largo dell'isola di Manukan, nel parco marino di Tunku Abdul Rahman a Semporna, nel Borneo settentrionale.
Il Ministero del turismo, della cultura e dell'ambiente del Sabah (KePKAS) ha da allora emesso “avvisi composti” a una manciata di subacquei presenti, nonché alla società che aveva organizzato le immersioni.
In Malesia, un avviso composto può essere utilizzato per determinati reati come alternativa al processo in tribunale. Offre la possibilità di risolvere un'accusa non contestata attraverso il pagamento di una sanzione pecuniaria fissa.
Le molestie violavano il regolamento del Sabah Wildlife Enactment del 1997, che tutela pienamente le tartarughe marine. È illegale per chiunque, a meno che non sia un addetto alla sorveglianza della fauna selvatica, maneggiare tartarughe adulte, le loro uova o i piccoli.
Iniziativa TRACC
Era il Centro di Ricerca e Conservazione Tropicale (TRACC) A Semporna, il TRACC ha inizialmente lanciato un appello per rintracciare la posizione e l'identità dei subacquei presenti nel filmato di 30 secondi, girato e condiviso da qualcuno del gruppo di immersioni. Il TRACC ha inoltre informato il Dipartimento per la Fauna Selvatica del Sabah e i Parchi del Sabah dell'incidente.
Nel filmato si vede quella che si ritiene essere una guida subacquea che tiene per il guscio la tartaruga, palesemente angosciata e confusa, da dietro, mentre altri subacquei toccano il guscio e gli arti della tartaruga e si mettono in posa accanto a lei, mentre questa lotta per liberarsi.
A parte la possibilità che la tartaruga avesse urgente bisogno di respirare durante il periodo di contenzione, uno stress così estremo può essere dannoso e persino fatale per un animale.
Un'altra clip correlata e più lunga mostra un membro del gruppo di immersioni che tiene stretto uno squalo balena in movimento.
Definendo le azioni dei subacquei "irresponsabili", il Ministero del Turismo ha dichiarato: "Esortiamo tutti gli operatori turistici a svolgere un ruolo più responsabile nel garantire il rispetto delle linee guida e dei regolamenti. Il governo statale rimane impegnato nella tutela ambientale e ha avvertito che non tollererà alcuna violazione delle leggi sulla protezione della fauna selvatica".
Le sanzioni imposte non sono note, ma la multa massima per il reato è di 50,000 ringgit (circa 8.700 sterline) e/o da uno a cinque anni di carcere.
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